venerdì 18 febbraio 2011

 

COS'E' LA SOLITUDINE?

"Ognuno stà solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera..."(S.Quasimodo)

La solitudine è un sentimento interiore che induce la persona a sentirsi separata dal prossimo: "non poter condividere con nessuno i propri sentimenti e le proprie emozioni", "nessuno si accorge di noi", "se facciamo qualcosa di diverso siamo criticati", "nessuno ci pensa e si preoccupa di noi", "nessuno ci aiuta a risolvere i nostri problemi", "non ci sentiamo amati", "non riusciamo a dedicarci a nessuno", "non riusciamo ad amare"

Dove nasce la la solitudine?
Dal bisogno di adeguarsi per sentirsi accettati. Si arriva ad ammalarsi, a vivere situazioni difficili, a perdere il lavoro e l'amore, per adeguarsi all' ambiente.

Perché la paura della solitudine ?
Perché siamo stati neonati e Il neonato abbandonato a sé stesso muore.

La solitudine costruttiva:
Nell'individuo liberato da un passato frustrante il timore della solitudine va diminuendo. Nel rimanere soli si sente tutta la bellezza della creatività. Lentamente l'inconscio diviene calamita di situazioni gratificanti. La respirazione diviene sempre più profonda, l'espressione del viso più viva, i piedi sono sempre più radicati nella terra, tutto il corpo è sempre più vibrante e sano…

 

PIU' IL CORPO E' VIVO, PIU' LA PERSONA E' GRANDE

Spesso i ruoli si strutturano nei nostri corpi e diventano gli unici modi in cui possiamo essere. Questo significa che i nostri caratteri si sono strutturati nel corpo come tensioni muscolari croniche. Queste tensioni diventano modi di tenersi, di trattenersi, di essere nel mondo e determinano delle  ‘risposte’ da parte dell’ambiente che spesso condizionano il nostro presente ed anche il futuro: una specie di profezie auto-avverantisi (…..capitano tutte a me, è il mio destino…ecc.). Se ad esempio consideriamo la respirazione come un esempio di lasciarsi andare: trattenere il respiro è un modo efficace per ridurre le sensazioni: ad esempio tutti tratteniamo il fiato quando siamo spaventati. Questo è necessario quando le sensazioni le sentiamo come troppo dolorose o troppo minacciose. Perciò quando si ha paura di queste sensazioni, non ci si lascia andare, non ci si lscia respirare. Il 'tenersi', seppur inconscio, è una difesa contro le sensazioni sentite come pericolose. L' essere è lo stato naturale è la vita del corpo. Più il corpo è vivo, più grande è l'essere. Quindi la nevrosi potrebbe essere vista come una paura di sentire, di vivere...quindi di essere. Secondo me La persona che ha una fiducia autentica nella vita ha una qualità: è la grazia. Una persona che ha fiducia e aggraziata nei suoi movimenti perchè la sua forza scorre con naturalezza attraverso il corpo. non è attaccata alla propria immagine ma è un tutt'uno con il suo corpo...Non è una persona in cui la mente domina il corpo né è un corpo senza mente ma è una persona che pone mente al proprio corpo.

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