domenica 17 giugno 2012

 

CONOSCERE O GIUDICARE

Non si ha la conoscenza della realtà, ma si conosce  la realtà  delle sensazioni, il proprio modo di vedere. Si è  addestrati a mettere insieme degli stimoli dando loro un significato. Questo perché si è predisposti a farlo dalla natura per sopravvivere. E’ la stessa cosa che succede ad un topolino quando chiuso in una gabbia viene addestrato, esponendolo a delle scariche elettriche, dopo aver visto una luce rossa:  per lui la luce rossa diventerà il segnale di pericolo. Dopo alcune esperienze ogni  volta che vedrà la luce rossa si sentirà  minacciato, anche se non c’è nessuna scarica elettrica abbinata al segnale. Nelle persone avviene una cosa simile: quando si è bambini, ad esempio, si impara per esperienza  che quando papà ha quel tono di voce o quello sguardo ‘vuol dire’…che è arrabbiato e se si incontrerà una persona che usa quel tono di voce o quello sguardo, ci si sentirà minacciati, è come la luce rossa che ha un significato….ma che in realtà è solo una luce rossa: questo è il pre-giudizio. Le sensazioni che si provano a prima vista, nascono dall’abbinare degli stimoli con dei significati, che se erano corretti in certi momenti, ma non lo sono in assoluto: come non è vero che per tutti che  il colore nero è il simbolo del lutto, per gli indiani infatti è il bianco … ma il bianco o il nero sono solo colori. Questa è la differenza tra conoscere o giudicare.



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