venerdì 8 aprile 2011

 

TERAPIA

Portare alla luce la nostra ombra è quello che le permette di esistere … non c’è niente di peggio di un sentimento, di un’emozione vissuto come un’ombra nel buio: è l’inesistenza. A volte sentiamo che ci sono delle parti di noi inconfessabili a noi stessi, o meglio che non siamo mai riusciti, non siamo mai stati capaci di esprimere: ‘inesprimibili’, solo l’amore del terapeuta ci permette di prendere corpo, ci dà il diritto di esprimerci e di esserci. L'Amore dà questo diritto  a quelle parti di noi che ci mancano. Solo chi sa vedere e sa distinguere i confini di un’ombra che vaga nel buio, può vedere come Michelangelo vide in un blocco di granito, la forma urlante di dolore che ne è racchiusa, imprigionata all’interno, ma  muta e  invisibile all’esterno. Solo chi conosce l'inferno dei sentimenti, come Virglio che guidò Dante,  può affiancarsi a questa ombra e farla diventare umana portandola  alla luce. Questo è fare terapia.

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