martedì 29 novembre 2011

 

IDENTITA’, IDENTIFICAZIONE, INDIVIDUO

Avere un'identità vuol dire poter sentire e riconoscere chi siamo, è sentire e riconoscere chi si è. Questo vuol dire sperimentare il processo di 'individuazione', di 'separazione' e sperimentarsi come individuo, cioè essere separato. L’identità si costruisce attraverso un processo di proiezione, di assimilazione, di trasformazione di ‘sé’, vivendosi anche il lutto per la perdita di ciò che siamo stati. Quando invece ci costruiamo una identità attraverso l’identificazione ci definiamo prendendo in prestito la personalità di qualcun altro; il movimento diventa simile a quello di ingoiare un boccone senza masticarlo, ci si adatta a quel modello senza nessuna elaborazione. Identificarsi non è elaborare, digerire, trasformare l’esperienza di sé, significa prendere in prestito la personalità di qualcun altro. Concludendo per diventare un individuo occorre poter dire di "no" all’altro, che significa anche saper dire di "si" a se stessi. Il "no" è l'espressione della forza, della capacità che abbiamo, quando esprimiamo quello che sentiamo e siamo, cioè quando esprimiamo il nostro sé.

 

NO" E "SI"

Saper dire di "no" vuol dire saper dire anche "si" a se stessi. Il "no" è l'espressione dell' aggressività come capacità di separarci di individuarci e ci sostine quando esprimiamo quello che sentiamo e siamo, quando esprimiamo il nostro sé.

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