Counseling Professionale

La presenza dell’io consapevole si percepisce con un senso di forza,  ma senza arroganza, perchè la forza di una persona, la sua capacità di possedersi, il suo potere personale è direttamente proporzionale alla propria umiltà.

La consapevolezza è raggiungere il sapere che è dentro di sé, è accedere alla saggezza del corpo, è sapere con il corpo quello che il corpo già sa.

Spesso  l’io o  l’ego viene visto come fosse un demone, qualcosa di cui liberarsi perché ostacola ed è un ostacolo per  la crescita e la realizzazione interiore. In realtà non è proprio così, questa interpretazione viene da una  lettura  distorta dei  testi della tradizione spirituale orientale o cristiana, quando è filtrata da un io che è separato dal contatto col corpo, questo è il paradosso. La consapevolezza è raggiungere il sapere che è dentro di sé, è accedere alla saggezza del  corpo, è sapere con il corpo quello che il corpo già sa. Se si scambia questa consapevolezza che è esperienza, con l’immagine di se, questo diventa e rappresenta un ostacolo per la crescita interiore: è ‘il falso io’ o 'io narcisistico'. Questo è l’ego che è descritto dalle tradizioni spirituali come negativo.  Alcune volte la mancanza dell’ io adulto è supplita dalla presenza di un Super-io che come legislatore guida e detta cosa è giusto e cosa non lo ed è  percepito come la ‘voce della coscienza’.  Così succede che vi  è  un piccolo-io, che è quello del bambino che si è stati, che si esprime con la voglia di giocare  e  un io interiorizzato che è quello simile a quello dei genitori, il Super-io, che si alternano tra gioco e senso del dovere, in un’altalena continua tra senso del piacere e senso di colpa. La mancanza dell’ io adulto e consapevole  ha come conseguenza il conflitto interiore. La sua presenza dà pace perchè porta ordine, disciplina e armonia  tra queste parti e si percepisce con un senso di forza,  ma senza arroganza, perchè la forza di una persona, la sua capacità di possedersi, il suo potere personale è direttamente proporzionale alla propria  umiltà.