venerdì 18 febbraio 2011

 

PIU' IL CORPO E' VIVO, PIU' LA PERSONA E' GRANDE

Spesso i ruoli si strutturano nei nostri corpi e diventano gli unici modi in cui possiamo essere. Questo significa che i nostri caratteri si sono strutturati nel corpo come tensioni muscolari croniche. Queste tensioni diventano modi di tenersi, di trattenersi, di essere nel mondo e determinano delle  ‘risposte’ da parte dell’ambiente che spesso condizionano il nostro presente ed anche il futuro: una specie di profezie auto-avverantisi (…..capitano tutte a me, è il mio destino…ecc.). Se ad esempio consideriamo la respirazione come un esempio di lasciarsi andare: trattenere il respiro è un modo efficace per ridurre le sensazioni: ad esempio tutti tratteniamo il fiato quando siamo spaventati. Questo è necessario quando le sensazioni le sentiamo come troppo dolorose o troppo minacciose. Perciò quando si ha paura di queste sensazioni, non ci si lascia andare, non ci si lscia respirare. Il 'tenersi', seppur inconscio, è una difesa contro le sensazioni sentite come pericolose. L' essere è lo stato naturale è la vita del corpo. Più il corpo è vivo, più grande è l'essere. Quindi la nevrosi potrebbe essere vista come una paura di sentire, di vivere...quindi di essere. Secondo me La persona che ha una fiducia autentica nella vita ha una qualità: è la grazia. Una persona che ha fiducia e aggraziata nei suoi movimenti perchè la sua forza scorre con naturalezza attraverso il corpo. non è attaccata alla propria immagine ma è un tutt'uno con il suo corpo...Non è una persona in cui la mente domina il corpo né è un corpo senza mente ma è una persona che pone mente al proprio corpo.

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