venerdì 18 novembre 2011

 

OTTIMISMO

Ottimismo e fiducia nella vita sono sinonimi come lo sono pessimismo e paura della vita. La fiducia e la paura sono due atteggiamenti opposti. Da un punto di vista naturale fiducia è quella cosa che i genitori trasmettono ai figli: è fiducia nel corpo, in se stessi, quindi nella vita. Nasce dall’essere stati riconosciuti nei propri bisogni, come ad esempio quello di sicurezza e di amore ed è ciò che permette di dire: ‘Io sono’ che è la piena sensazione di sé. A volte però per non sentire i conflitti del non essere stati riconosciuti si impara a non mostrare i bisogni. Si rinuncia a sentire di avere bisogno e si costruisce una visione del mondo che si fonda sul ‘non avere bisogno’. Si rinuncia così ad una parte di sé, come se fosse sbagliata. Se si sente ad esempio il bisogno di sicurezza e di amore, ma si pensa che ‘la gente sia cattiva’ si nega questo bisogno, non lo si sente più e si rinuncia a quella parte di sé che manda quel segnale. Si diventa ‘duri’. Questo aiuta ad adattarsi a non sentire 'il vuoto' ma indica anche che si è ‘compromessi’ avendo rinunciato ad una parte di sé: infatti la soddisfazione di quel bisogno avrebbe reso più adatti a vivere. Avendoci rinunciato si è meno adatti per affrontare la vita, come lo è una macchina priva di benzina per affrontare la strada. La strategia che si adotta è un po’ come quella di eliminare la spia luminosa che indica la mancanza di benzina nel serbatoio dell'automobile. Sembra che il problema non c’è più, ma la realtà è che non se ne è consapevoli, fino a quando la macchina si ferma. E’ la mancata soddisfazione del bisogno che rende più deboli e non la percezione della sua presenza. Questi bisogni ai quali abbiamo rinunciato per sopravvivere, ci erano stati dati per fare strada, come possibilità di crescita, per diventare adulti. Quando c’è paura di non poter vivere, si è smarrita la percezione della propria fiducia a causa della mancanta o inadeguata soddisfazione dei 'propri bisogni' e si sperimenta quella sensazione di vuoto e di mancanza…che quando arriva all’estremo può essere 'non senso', depressione.

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