mercoledì 20 aprile 2011

 

DA NARCISO…AL SE’

Ricordo le parole di una canzone: ‘C’è un tempo per cercarsi dentro e non trovarsi in nessun luogo’ sono parole che esprimono come ci si sente quando si lascia la prorpia immagine e si va alla ricerca di sé .

L’oracolo disse: 'Narciso vivrà fino a tarda età purchè non conosca se stesso' (Tiresia)

Narciso, nel mito quando si vede riflesso nell’acqua si innamora di Sè. E’ l’atto di amore che fa nascere una ‘persona’. Mentre muore l’immagine nasce la persona. Quando non abbiamo accesso ai sentimenti ma solo all’immagine che abbiamo di noi anche gli altri 'sono' un’immagine. Quando siamo ciechi in noi stessi su qualcosa, non possiamo vederla in qualcun altro. Non c’è una persona un uomo che è uguale all’altro e non ‘conoscendoci’ anche se ci fosse non lo ‘riconosceremmo’ (vedi il razzismo) è impossibile incontrare qualcuno che è come noi. Noi possiamo conoscerci solo grazie alle diversità, cogliendo le differenze. Ma perché sia possibile occorre portare alla luce la nostra ombra. Questo le permette di esistere … non c’è niente di peggio di un sentimento, di un’emozione vissuto come un’ombra nel buio: è l’inesistenza. A volte sentiamo che ci sono delle parti di noi inconfessabili a noi stessi, o meglio che non siamo mai riusciti, non siamo mai stati capaci di esprimere: ‘inesprimibili’, solo l’amore (di una persona….di un altro….del terapeuta) ci permette di prendere corpo, ci dà il diritto di esprimerci e di esserci, il corpo diventa le parole che nascono dal cuore. L'Amore dà questo diritto a quelle parti di noi che ci mancano. Solo chi sa vedere e sa distinguere i confini di un’ombra che vaga nel buio, può vedere come Michelangelo vide in un blocco di granito, la forma urlante di dolore che ne è racchiusa, imprigionata all’interno, ma muta e invisibile all’esterno e dirle :”perché non parli?”, il nostro corpo diventa così la nostra parola che nasce dal cuore. Solo chi conosce l'inferno dei sentimenti, come Virglio che guidò Dante, può affiancarsi a questa ombra e farla diventare umana portandola alla luce. Questa è la guarigione che ci riporta alla consapevolezza corporea che è la capacità di dare attenzione alle sensazioni fisiche, alle emozioni e ai movimenti, mentre avvengono, senza descriverli con le parole e senza ricorrere subito al pensiero. . La nostra consapevolezza corporea ci rimanda a noi stessi al nostro ‘essere-bene’ alla nostra saggezza innata.

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