venerdì 27 maggio 2011

 

IL QUANTO

Quanto (quantum): la grandezza minima della materia  con un’energia definita da una quantità minima di movimento costante,  ad una certa frequenza.
E’ la quantità minima di una grandezza fisica che può esistere in modo indipendente che ha un’intensità (intesa come ‘quantità minima’ di movimento presente in natura) ed una oscillazione in fase (vibrazione ad una certa frequenza). Quindi in fisica, un quanto è la parte indivisibile di grandezza fisica (granulo senza massa come il fotone), generalmente energia, emessa o assorbita da un sistema o propagantesi nello spazio. Il quanto del campo elettromagnetico è il fotone ed è definito dalla relazione E=hf, in cui h è la costante di Planck ((intesa come ‘quantità minima’ di movimento presente in natura), E è l'energia associata al fotone e f è la frequenza (oscillazione ad una certa frequenza) della radiazione corrispondente.

Lo sviluppo della meccanica quantistica parte dal riconoscimento, all’inizio del Novecento, del ruolo che ha nelle leggi naturali la costante universale h, chiamata la “costante di Planck”, dal nome del fisico che per primo la individuò. La costante di Plank - h (intensità), ha le dimensioni di una “azione”, cioè di una energia moltiplicata per un tempo e vale:
h = 6,626 ⋅ 10-34 Js
con altre parole h è l’Intensità di 6,6 (è una costante naturale) che è l’energia della quantità minima di movimento che moltiplicata per 10-34  Js  (10 alla meno 34  Js) che è un tempo minimo, dà un risultato. Questo risultato moltiplicato per la frequenza o lunghezza d’onda è l’energia associata al quanto. Ad esempio il fotone è il quanto del campo elettromagnetico.
È quindi una grandezza piccolissima, che stabilisce l’esistenza di una granularità intrinseca della natura


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